Parola di cantautore
Figlio di Giulio Nascimbeni, "il signore della terza pagina" del Corriere della Sera , dopo aver scritto per L'Arena, L'indipendente e Il Giorno, e dopo aver seguito la stagione di Tangentopoli per Studio Aperto, ha lasciato la professione di giornalista per tornare alla sua grande passione: la musica.
Due mesi fa ha pubblicato il suo settimo album Uomini sbagliati (MoltoRecording/Self distr. 2008)che nei giorni scorsi gli ha fatto vincere il disco d'oro.
Il secondo della sua carriera.
Noi gli abbiamo chiesto che lettore è.
di Vittorio Boccardi
Enrico Nascimbeni, lei è un cantautore e giornalista. Che rapporto ha con la lettura fatta per piacere?
Sono nato e vissuto in una casa dove c’erano circa cinquantamila libri.
Mio padre è stato per tanti anni il responsabile della pagina della Cultuta del Corriere della Sera. Quindi ho convissuto fin da bambino con i libri e la lettura. Una convivenza mai interrotta.
Amo più i viaggi dell’immaginazione, che quelli reali.
Qual è il primo libro, tra quelli letti nella sua vita, che ricorda come libro preferito?
Sicuramente Cent’anni di solitudine di Gabriel Garcia Marquez
E l'ultimo libro che ha letto?
Libera nos a Malo dello scrittore veneto Luigi Meneghello.
E invece quale è il libro più “importante” della sua biblioteca privata?
E perchè?
Ossi di seppia di Eugenio Montale, con una dedica al sottoscritto.
Perchè lo ritengo il più grande poeta italiano del Novecento, e perchè da ragazzo ho avuto l’onore e la fortuna di frequentarlo tra Milano e Forte dei Marmi.
Lei in veste di giornalista ha scritto due libri “Il tropico del ricordo” e “Le mani pulite. L'inchiesta di Milano sulle tangenti”.
Che rapporto ha con queste due opere, che posto occupano nella sua vita e nella sua libreria?
Il primo è un romanzo. Quindi occupa il posto dedicato al sogno e l’utopia.
Il secondo è un libro di storia, un parte importante della storia italiana che ho avuto il privilegio di seguire in prima persona, raccontare e commentare.
C'è un libro tra quelli letti che avrebbe voluto scrivere lei?
Tantissimi.
Dalla Metamorfosi di Kafka a Pinocchio di Collodi, solo per citarne due.
Ma, ripeto, sono tantissimi.
Come cantautore ha dedicato canzoni a Charles Bukoswky , Pavese e Montale.
Chi è, oltre loro, un suo scrittore o poeta preferito?
Tutti i poeti che provocano in me un’emozione, quando leggo i loro versi .
E' appena passato il Natale, ma che libro avrebbe consigliato ai nostri lettori come regalo da mettere sotto l'albero?
Duetto per voce sola di Alberto Bevilacqua (2008 - Einaudi).
La trovo una splendida raccolta di poesie.
La ringraziamo per la sua disponibilità e le auguriamo in bocca al lupo per la sua carriera e per il suo nuovo album.
Enrico Nascimbeni è un cantautore e giornalista italiano.
Figlio di Giulio Nascimbeni, meglio conosciuto come "il signore della terza pagina" del Corriere della Sera , dopo aver scritto per L'Arena, L'indipendente e Il Giorno, e dopo aver seguito la stagione di Tangentopoli per Studio Aperto, nel 2001 ha lasciato la professione di giornalista per tornare alla sua grande passione: la musica.
Due mesi fa ha pubblicato il suo settimo album "Uomini sbagliati" (MoltoRecording/Self distr. 2008)che nei giorni scorsi gli ha fatto vincere il disco d'oro.
Il secondo della sua carriera.
Noi gli abbiamo chiesto che lettore è.
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