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Numero 18



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Dio passa anche sul web 


Le strade del Signore sono infinite. E non disdegnano neanche i blog. Suor bernardina è una blogger che fa della tecnologia un mezzo di sostegno e diffusione del messaggio cristiano...

di Barbara Colocci


Quando mi imbatto nel blog di Suor Bernardina rimango stupita. Le tecnologie si sposano perfettamente alle suggestioni di antichi messaggi. Già, avevo sentito parlare spesso di come oggi il blog sia diventato uno strumento importante anche nell'universo religioso. Ma era la prima volta che navigavo nel blog di una suora. Fotografie, video, racconti e preghiere. E tanti, tanti commentatori. Decido di intervistarla e lei mi risponde: "Se serve alla causa del Signore ben venga..."



Suor Bernardina, come e quando ha deciso di aprire un blog?

L’apertura del blog non è stata una mia decisione, ma la sorpresa di un amico, conosciuto attraverso il web, che nel novembre 2004, mi ha consegnato la chiave d’accesso, che ho adoperato dopo una pausa di riflessione. Iniziare a scrivere è stato da parte mia un atto di umiltà, letto nello stesso tempo come un gesto di intraprendenza apostolica.
Le risonanze positive sono state immediate e questo mi ha dato le ali. Molte sono state le richieste di scrivere sul blog di persone accreditate per cultura ed esperienza, ma la mia risposta è stata quasi sempre negativa motivandola nella mancanza di tempo e nella confessione dei miei limiti. Ho accettato per un periodo molto breve nei riguardi di qualcuno. Ho sperimentato con sorpresa come possano nascere nuove amicizie: attraverso lo scritto scopri affinità spirituali ed umane che pian piano entrano a far parte della tua vita. Il cuore allarga i suoi orizzonti e ti senti partecipe di una umanità, che ama, prega e soffre in attesa di un mondo nuovo.

Il suo blog è ben concepito. L'ha aiutata qualcuno nella strutturazione (grafica, ecc.)? Era esperta di web prima?

Il template ha subito nel tempo delle variazioni: man mano che acquisivo nuove conoscenze lo adattavo alle mie esigenze. Sono autodidatta e ogni nuova possibilità espressiva è stata per me una gioiosa conquista e motivo per ringraziare il Signore. Ho iniziato a pubblicare attraverso un sito facile, che mi permetteva di utilizzare le immagini, che sono la mia scelta preferenziale. Ho man mano allargato il mio spazio con l’apertura di nuovi siti attraverso superava e altervista, che nella gratuità mi hanno permesso sempre nuove espressioni tematiche, ma sempre limitate nel peso della pubblicazione. Per soddisfare alcuni miei desideri sto utilizzando da qualche mese aruba a pagamento, così non devo più misurare, perché la pubblicazione è senza limiti.

Come trascorre la sua giornata? Quanto la impegna il blog?

La vita comune, fatta di momenti di preghiera, di convivialità e di impegni di lavoro, mi vede presente con regolarità. Avendo cambiato sede non ho ancora iniziato la gamma degli impegni lavorativi, che mi dovrebbero vedere operare nel campo della scuola con i laboratori d’informatica, della catechesi parrocchiale e della portineria.
Il blog occupa i miei spazi liberi o supplementari dopo la buona notte.

Il web e la spiritualità, un mix particolare e tutto moderno. Ha incontrato pregiudizi nel suo mondo?
Non ho trovato né opposizioni, né pregiudizi.

Da quando i padri del deserto meditavano nelle grotte a oggi è passato moltissimo tempo. Che valore ha la scrittura rispetto all'esperienza meditativa? Ne rappresenta un'integrazione?

La meditazione deve avere uno spunto, una provocazione e questi possono avere sorgenti diverse.La cosa da salvaguardare è il silenzio. Uno spettacolo naturale, la lettura di un testo, visioni d’immagini, ascolto di un brano, un evento o altro conducono tutti alla meditazione, anche se oggi la Chiesa insiste molto sulla Parola di Dio, per crescere nella fedeltà a Dio e così diventare testimoni del suo amore fra gli uomini.

Spesso di pensa alla vita spirituale come a qualcosa di ascetico, lontano dal mondo. Internet invece porta il mondo intero ovunque, anche nei conventi. Non si rischia un po' di
dispersione?

La nostra spiritualità attraverso l’incarnazione fa del quotidiano un punto forte per vivere l’oggi di Dio, perché tutto ci fa convergere a Lui. Personalmente sono convinta che la dispersione viene superata da quella che noi chiamiamo “grazia di unità”, dove tutte le esperienze dalle più semplici a quelle più complesse le vediamo filtrate dal Suo sguardo d’amore.
I maestri di spirito ci insegnano che sul tavolo di lavoro ci devono essere : vangelo e giornale, per vivere con lo sguardo al cielo e i piedi per terra.


E' in contatto con altri religiosi che hanno dei blog? Vi scambiate idee?

Sono a conoscenza di altre presenze sul web, ma i nostri scambi si limitano a commenti sui post o su incoraggiamenti e plausi al loro operare.

Questo millennio è segnato da diverse tensioni religiose che sembrano contrapporre oriente e occidente. crede che l'uso di internet possa agevolare gli scambi fra coloro che, da ambo le parti, tentano di operare per la pace?

Credo che questo mezzo planetario potrebbe farlo attraverso persone competenti e culturalmente preparate, tanto da diventare profeti di un mondo nuovo. Il mio contributo potrebbe essere di trasmettere la mia convinzione che la pace nasce dall’intimo di ciascuno.

Chi sono i suoi commentatori?

Persone che conosco, che si sono impegnate a farlo, perché io non smetta o altri approdati per caso nel mio spazio. Sono stata tentata più volte di chiudere il blog per più motivi. L’attingere dalle proprie risorse spirituali, quando in alcuni momenti della vita, sembrano venire meno, i temi degli eventi quotidiani:personali, comunitari sbiadiscono agli occhi dell’anima e sembrano non avere più sapore. Oppure assalita dal timore, perché realizzi che i tuoi pensieri, le tue riflessioni le metti senza protezione alla mercé di tutti. Forse non sarebbe meglio andare nei molti blog e lasciare messaggi di speranza?
Le assidue sono persone amiche religiose e laiche, impegnate nell’educazione. Fra queste mi piace segnalare la voce amica di una nostra cooperatrice salesiana Federica Storace, che quest’anno ha pubblicato il suo primo libro “ La famiglia non è un malattia grave” edito dalle Paoline, che sta avendo successo. A volte la gioia di ex-allieve, che per caso scoprono in me la loro maestra o insegnante .

Ha mai ricevuto messaggi sgradevoli?
Fortunatamente no.

Da quando ha il blog, quante persone si sono avvicinate alla spiritualità o l'hanno rafforzata grazie al contatto con lei?

Ricevo tanti messaggi privati: sono ringraziamenti per il bene che ricevono leggendo sul blog o guardando la sezione dei ppt, dove c’è la mia anima, sempre alla ricerca della bellezza come mezzo che conduce a Dio. Alcune persone le ho anche seguite per un po’, ma per poi indirizzarle ad altri più capaci di risposte di senso. Ultimamente una vocazione adulta, la mia più grande gioia, mi ha rafforzato nel credere che anche attraverso internet si può fare pastorale.


Dunque Dio passa anche sul web? E' proprio vero quindi che le strade del Signore sono infinite?

Sì, Dio passa anche sul Web. Don Bosco, di cui sono figlia, avrebbe messo la mano sul mouse per farLo conoscere e amare.


http://suorbernardina.splinder.com/